Ispirato a due aviatori tedeschi che, nel 1932, si sono arenati nelle remote zone selvagge dell’Australia, Surviving the Outback (Sopravvivere nell’entroterra) è un moderno tentativo di lotta tra la vita e la morte, da parte del cineasta stesso, per seguire le loro orme, in una suprema prova di sopravvivenza.
Michael Atkinson
Michael Atkinson è un premiato cineasta di film di avventura che immortala le sue spedizioni condotte da solo con droni e fotocamere robotiche di ultima generazione. Il valore della sua produzione cinematografica, la genuinità della narrativa e il suo occhio attento al mondo naturale, creano nello spettatore un’autentica esperienza.
Immerso nella straordinaria bellezza delle remote aree selvagge australiane, Michael Atkinson ha utilizzato macchine fotografiche e droni portatili per riprendere per intero la sua impresa, ovvero ricreare il travagliato viaggio di due aviatori tedeschi, intrapreso dopo un atterraggio di fortuna del loro aereo nell’inclemente entroterra australiano. Senza equipaggio di supporto o comunicazione bidirezionale con il mondo esterno, Michael usa solo i materiali disponibili ai piloti originali e le sue abilità di istruttore di sopravvivenza, per vivere di ciò che la terra offre, mentre traccia il percorso di quegli aviatori, attraverso mari burrascosi, terreni minacciosi e acque infestate da coccodrilli.
Il film diventa, in definitiva, non solo un test delle abilità di sopravvivenza del regista, ma un appello a favore della protezione della splendente bellezza dell’entroterra.
Fondamentale per Scientology è una missione umanitaria di straordinaria portata, che ora si estende in circa 200 nazioni. Tra questi sono inclusi programmi sui diritti umani, dignità umana, istruzione, moralità, prevenzione della droga e soccorso in caso di disastri.
Per questa ragione Scientology Network fornisce una piattaforma per cineasti indipendenti che abbracciano la visione di costruire un mondo migliore.